Bentornati a Giochetti, dove il mondo gira alla rovescia e ogni piccola cosa diventa grande, mentre ogni cosa grande diventa piccola. A volte sembra addirittura che i videogiochi siano qualcosa di più di un passatempo e che condividano linguaggi e temi con i mezzi espressivi più nobili. Mah. Sembra impossibile, eppure... Oggi scomodiamo il Borromini, uno scultore talmente importante da aver guadagnato l’articolo prima del cognome. Forse lui può rimettere le cose a posto (o forse no). Buona lettura!
Non lasciatevi trarre in inganno dalla galleria che vedete qui sopra, per percorrerla tutta non servono più passi di quanti ne impiegate per andare dal bagno alla cucina (se vivete in un castello per voi la metafora non vale).
Il Borromini l’ha progettata e costruita distorcendo intenzionalmente le proporzioni in modo che un piccolo corridoio lungo poco più di 8 metri e mezzo appaia come un’imponente galleria di circa 35 metri. Le linee convergono non solo per effetto della prospettiva, ma il nostro cervello le interpreta come farebbe di solito. Dalla sezione e dalla pianta qui sotto si capisce con più chiarezza il trucco.
Riducendo pian piano le dimensioni degli oggetti, alzando il pavimento e abbassando il soffitto, stringendo le pareti, il Borromini ottiene una prospettiva solida accelerata che ci inganna. Anche la statua che si intravede sul fondo è in realtà molto piccola. Spostando il nostro punto di vista leggermente di lato (foto sottostante) si possono intuire con più chiarezza le dimensioni del luogo, anche se l’effetto ottico fatica a scomparire. Il nostro cervello è testardo nell’interpretare il mondo.
Francesco Borromini (1652-1653) Galleria prospettica di Palazzo Spada [Architettura] Palazzo Spada, Roma
Come suggerisce la scritta sul calendario che potete vedere nella foto: “La percezione è realtà”. E in Superliminal giocare con la nostra percezione sarà la chiave per sfuggire a un esperimento scientifico finito male.
Ormai lo sapete: vanno forte gli esperimenti scientifici nelle premesse dei videogiochi (l’abbiamo scoperto due settimane fa in E.T. l'extra-terrestre e Another World). In Superliminal il protagonista si scopre prigioniero di quello che doveva essere uno studio sul sonno (e sul sogno). Per questo, spesso, quello che vede non è esattamente come sembra:
Le illusioni ottiche non sono le uniche stranezze del mondo di Superliminal. Gli oggetti possono essere ingranditi o rimpiccioliti semplicemente prendendoli e usando la nostra visuale. Raccogliere un piccolo oggetto e avvicinarlo non lo renderà grande solo ai nostri occhi, ma ne modificherà le dimensioni. Lo si può fare anche con le banane.
Mentre esploriamo tutte le strane possibilità che ci vengono proposte, gli scienziati ci manderanno strani messaggi attraverso le radio, gli altoparlanti e le lavagne, cercando di farci uscire dal sogno. Senza grande successo. Forse, secondo me, perché lì dentro non si sta poi così male.
Pillow Castle Games (2022) [2019] Superliminal [Videogioco] [Puzzle] [2½ h.] (Xbox Series X) [MacOS, Windows, Nintendo Switch, Playstation 4/5, Xbox One/Series S] Pillow Castle Games
Sportello informazioni
La modalità a più giocatori di Superliminal non ha avuto particolare successo, ma aveva molte idee folli che potete vedere in questo video. Il nome vale da solo la citazione: Superliminal Group Therapy (in italiano: Superliminal terapia di gruppo). Non è bellissimo?
Se vi interessa sapere qualche dettaglio in più sulla prospettiva solida accelerata utilizzata per costruire la Galleria prospettica di palazzo Spada un articolo sul sito del Cicap va un po’ più a fondo sulla questione.
Se invece amate le riflessioni profonde ma in forma di video su Youtube (ehi, non siamo qui per giudicare. Con l’eccezione forse di chi fa le ricerche su TikTok), se vi piacciono gli approfondimenti, dicevo, c’è questo bel video (in inglese) dal titolo: The most unique game I've ever played (traducibile con: Il gioco più originale a cui abbia mai giocato). Vi dico solo che per un istante c’è un parallelo tra Superliminal e il finale di 2001: Odissea nello spazio. Se non è un video da Giochetti questo…
Che pattern fisso incredibile: leggo una puntata di Giochetti, apro il Nintendo eShop, compro il gioco.
Che storia l'opera di Borromini, e nell'incrocio visivo con Superliminal il mio cervello ha fatto lo strano collegamento con il 7° piano e mezzo di "Essere John Malkovich". Potenza delle connessioni di Giochetti!