Bentornati su Giochetti, più che un progetto un nonno che ama raccontare storie che però si sovrappongono ad altre storie e che parentesi dopo parentesi si perde e non sa più / cosa stavamo dicendo? Ah sì, di quella volta in cui ho iniziato una frase e non l’ho finita perché ne ho iniziata / un’altra volta, ne parliamo un’altra volta. Forse ve ne siete già accorti: oggi viaggiamo su un’atmosfera che piacerebbe al Nolan di Inception, siete avvisati. Buona lettura!
Infinite Jest di David Foster Wallace potrebbe sembrare un libro, in realtà è un mondo. Qui di seguito osserveremo solo un dettaglio dell’opera, dettaglio che però ha un impatto molto profondo sulla narrazione: le note. (Per comodità di lettura metterò le note di seguito al testo, nel libro sono in un capitolo a parte dopo la fine del romanzo.)
La prima compare a pagina 42:
Non era mai stato cosí ansioso per l’arrivo di una donna che non voleva vedere.
[…] era stata indotta a credere che lui fosse un ex anfetaminomane, lui ricorda di averla definita dipendenza intravenosa da cloridrato di metanfetamina1, aveva perfino descritto l’orribile gusto di cloridrato che si spande nella bocca del tossico subito dopo l’iniezione, aveva fatto ricerche approfondite sull’argomento.
Cloridrato di metanfetamina, detta anche crystal meth.
Fin qui non c’è nulla di strano. Esattamente come fanno di solito le note, seguendo il riferimento ci viene spiegato il significato della parola. Poco più avanti però, a pagina 75, compare una nota che rivela la loro vera natura:
È come se la testa di Mami fosse una specie di casco troppo stretto dal quale Orin non riesce a liberarsi in nessun modo2. Nel sogno è comprensibilmente vitale per Orin riuscire a svincolare la testa dalla stretta della testa senza corpo di sua madre, ma non ci riesce.
A proposito, Orin non è mai entrato nello studio di un terapeuta di nessun tipo, dunque la comprensione che ha dei propri sogni è in genere piuttosto superficiale.
È appena accaduto qualcosa di molto strano. La nota racconta il passato di Orin ed è in sostanza un pezzo della narrazione.
Da questo momento in poi il lettore affronta un dubbio ogni volta che incontra un numero sopra una parola: proseguire nella lettura del romanzo o addentrarsi in una diramazione senza sapere quando potrà uscirne? Già perché la terza nota occupa quasi un’intera pagina e dalla quinta accade qualcosa di ulteriormente straniante di cui potete rendervi conto senza nemmeno leggere il testo (per semplicità userò uno screenshot dell’edizione digitale):
La nota numero 5 ha una nota al suo interno chiamata 5a. E non è un caso isolato. La 124 per esempio comprende un’intera lettera, una possibile risposta e ben dodici note interne (dalla 124a alla 124l).
Tra filmografie che vanno avanti per pagine e pagine, deviazioni, commenti e le più classiche chiarificazioni, le note di Infinite Jest raggiungono le 100 pagine e occupano una parte importante del libro. Sono l’esempio letterario più esteso di amore per la digressione.
David Foster Wallace (2016) [1996] Infinite Jest [Letteratura] [Romanzo] [Download digitale] Giulio Einaudi editore
High on life è uno sparatutto in prima persona, ambientato su un pianeta alieno, in cui si interpreta un cacciatore di taglie improvvisato. Un gioco molto tradizionale se non fosse per le armi che troviamo durante l’avventura e che sono degli alieni in vena di chiacchiere. Ogni volta che uccidiamo un nemico, ogni volta che tentiamo di sparare a qualcuno che non dovremmo colpire, ogni volta che qualcosa nel mondo di gioco stuzzica la loro verve ecco che parte un commento.
Tutti hanno una gran voglia di parlare in High on Life: i nemici ci minacciano in collegamento video (foto qui sopra), i passanti iniziano a raccontarci la loro vita e se ci allontaniamo ci chiedono un po’ scocciati perché non ci fermiamo ad ascoltare.
Il gioco è cosparso di aneddoti, battute e digressioni. Tutto questo però impallidisce quando finiamo per acquistare un disco in grado di teletrasportare un cinema nella mappa. Strappato da qualche altro mondo, ecco che compare davanti ai nostri occhi il Krust Theatre.
All’interno la sala è vuota, eccetto tre spettatori seduti in prima fila.
Anche noi possiamo accomodarci e vedere l’intero film (1 ora e 38 minuti). Non pensiate però di potervi godere la visione in pace: i tre spettatori non faranno altro che commentare il film tra loro. Tra battute e risate (come nella foto più sotto) l’esperienza cinema è completa.
Lo sparatutto in prima persona si è trasformato in un film horror di serie b? E cos’hanno da raccontare quei tre in prima fila? Anche questo è amore per la digressione.
Squanch Games (2022) High on Life [Videogioco] [Sparatutto in prima persona] [Download digitale] [9h] (Xbox Series X) [Windows, Xbox One/S, Playstation 4/5] Squanch Games
Sportello informazioni
In alcune interviste del 1996 David Foster Wallace rivelava che il manoscritto originale di Infinite Jest comprendeva 1700 pagine di cui ne vennero tagliate circa 500. Le note all’epoca occupavano quasi 400 pagine di cui solo un centinaio sono rimaste nell’edizione che troviamo in libreria.
Se siete fan di Rick & Morty e della logorrea dei personaggi della serie animata, High on Life guadagna ulteriori punti.
Ci sono altri film che potete vedere in High on Life, tre vengono trasmessi direttamente dal televisore nel salone di casa dove comincia il gioco. Qualcuno online ne ha riassunto le trame, oppure se avete tempo potete vedere l’intero Demon Wind su Youtube.
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Wow! (1)
1. Wow come espressione di meraviglia e non come acronimo di world of wallace
1.1 lo spiegare cose che vengono sintetizzate da frasi concise attraverso note in calce lo trovo irritante
1.2 a proposito: di cosa parlavamo?
"Infinite Jest" mi fa compagnia sul comodino da anni: è uno di quei romanzi che ogni tanto continuo a iniziare (e ogni volta resto strabiliato dalle digressioni e da alcune metafore che usa DFW), solo che mi serve starci dentro senza spezzettarlo. E ancora non ce l'ho fatta. Ma è una delle mie missioni.
Non so se è una coincidenza, ma rispetto alle note proprio ieri sono incappato in un video d YouTube con Isaac Asimov ospite da David Letterman (trovato grazie alla newsletter di Gianluca Diegoli); Asimov raccontava di prendere note costantemente, e a un certo punto ha detto che in uno dei 221 libri che ha scritto ha iniziato a scrivere note ai primi undici capitoli del Libro della Genesi: "A trascrivere il Genesi ho occupato circa 15 pagine, ma con le mie note il libro è arrivato a 200 pagine".
Ce li vedo in una versione di Mortal Kombat create dalle IA: Dr. Asimov e DFW, con le fatality che sono montagne di note che seppelliscono l'avversario.