World Tour: The Legend of Tianding
Il centro del mondo moderno è un'isola. #worldtour #taiwan #videogioco
Bentornati a Giochetti, il posto paradisiaco dove ti ritrovi perché invece di acquistare un’offerta all-inclusive super scontata che “comprala subito o in minuto scade” ti sei iscritto a questa newsletter. Bravo. La fretta è cattiva consigliera, almeno così diceva qualcuno che evidentemente non aveva un’influenza intestinale. Ricordatevi, quando siete all’estero, niente ghiaccio nelle bibite.
Chiudiamo la parentesi dei consigli non richiesti e commentiamo il sondaggio della volta scorsa. Ha vinto “apri la chat di Giochetti” ma percentuali non indifferenti hanno scelto “lascia stare” e “che roba sarebbe?”. Risolviamo subito i dubbi degli ultimi: Substack mi permette di aprire una chat per tutti gli iscritti, diciamo una chat nostra. Ho visto che altre newsletter lo fanno e si divertono, e visto che a qualcuno l’idea piace… perché no? Ecco, mi rivolgo a chi invece lo ha sconsigliato: c’è qualcosa che devo sapere? Commentate o scrivetemi in privato perché fra poco la apro, fermatemi se necessario.
E adesso si parte, buona lettura!

Sembrerà un tormentone, ma anche stavolta partiamo dalla mappa qui sopra. La vedete Taiwan? Se avete aperto Giochetti sul cellulare è possibile che l’isola sia solo un piccolo pixel rosso quasi invisibile perso in questo mare grigio. Eppure quel minuscolo sbaffetto rosso ha tutti gli occhi del mondo addosso. Non starò qui a parlare di chip e dell’importanza (o la sfortuna) di avere le competenze giuste al momento giusto, piuttosto ce ne andiamo a scoprire i panorami di Taiwan e una sua leggenda: La leggenda di Tian-ding.
Il gioco è ambientato durante il periodo dell’invasione giapponese, già perché dal 1895 fino alla fine della seconda guerra mondiale nel 1945, Taiwan fu colonizzata dal Giappone. La storia ci viene presentata in stile fumetto.
Nel clima di oppressione creato dagli occupanti, i taiwanesi hanno cercato in tutti i modi resistere e di sopravvivere. Uno di loro, Tiang-ding appunto, a forza di disobbedire, di rubare e di condividere con gli altri la sua refurtiva, di dare fastidio alle autorità giapponesi in ogni modo a lui possibile, è diventato una figura importante per la popolazione. Ad oggi esistono moltissimi templi e statue che commemorano la sua vita (foto sotto). Qualcuno con poca fantasia oggi lo chiama il Robin Hood di Taiwan.

Anche nel gioco questa storia dell’essere un Robin Hood viene citata…
“Così sei tu il Robin Hood! Ho sentito parlare di te!”
…e smontata subito dallo stesso Tian-ding.


"Cosa? Che diavolo è un Robin Hood?"
“Nessun rancore, signor Liao. A-Niu ama dire sciocchezze, ma non ha intenzioni cattive.”
Il gioco in sostanza è un picchiaduro a scorrimento con una dose di piattaforme sparse qua e là. Si imparano delle mosse, si sconfiggono i cattivi e si rivivono i luoghi che hanno fatto diventare famosa la sua leggenda, con grande attenzione a tutti gli aspetti culturali di Taiwan. Anche gli oggetti collezionabili e i segreti sono legati al folklore, all’arte e all’architettura, come questo dizionario taiwanese (immagine sotto) risalente al 1913 e scritto da un missionario scozzese.
Durante l’avventura potrete imparare anche le regole di un tipico gioco di carte diffuso tra Vietnam, Taiwan e Cina. Ho provato a cercarlo online, se volete potete comprarlo su ebay.
La vita di Liao Tiang-ding è ricca di dettagli incredibili: considerato imprendibile (purtroppo non è finita così, si narra che sia stato tradito e ucciso in una caverna) era un maestro nel travestimento e nell’arte marziale con la sciarpa. La sua leggenda è cresciuta fino a comprendere noccioline arrostite e la storia di un treno fatto deragliare in un burrone, ma se devo dirla tutta a me è rimasto impresso che abbia perso il padre a otto anni e si sia ritrovato in grande difficoltà in un paese occupato.

La sua storia la potete rivivere (romanzata) in The legend of Tiang-ding. Se a questo aggiungiamo la possibilità di gironzolare nel distretto di Dadaocheng a Taipei (con l’orologio settato all'inizio del XX secolo) direi che per il prossimo viaggio non c’è scelta migliore.
CGCG (2022) [2021] The Legend of Tian-ding [Videogioco] [Beat 'em up] [5 Hours] (Xbox Series X) [Nintendo Switch, iOS, Windows, Xbox One/Series S, PlayStation 4/5] Neon Doctrine
Titoli di coda
Mi chiedo cosa accadrebbe se si potesse scegliere il posto dove nascere. La domanda non ha senso, sono d’accordo, ma per un momento pensate di poter scegliere il luogo e il tempo. Quanti sceglierebbero la Roma imperiale senza conoscere minimamente le condizioni di vita dell’epoca? Quanti punterebbero a qualche periodo di boom economico per mettere su radici? Il fatto è che bisognerebbe scegliere anche chi essere, perché statisticamente anche nei periodi e nei luoghi più floridi, ricchi o gloriosi la maggior parte delle persone è sempre stata nello spazio che sta poco sotto o poco sopra la linea della sopravvivenza. Sarà il caso di tentare col futuro?
Al prossimo episodio, ciao!
"La fretta è cattiva consigliera, almeno così diceva qualcuno che evidentemente non aveva un’influenza intestinale."
Ho riso sicuramente molto di più del necessario.
io vorrei nascere a Odessa diciamo nel 1910, cosi nel 1929 avrei 19 anni ed andrei alla prima dell'uomo con la macchina da presa.