Little Inferno e i quadri di Bonnard, Hammershøi e Van Gogh
Una fiamma al centro della casa, il luogo più intimo, la vita gloriosa del camino. #pittura #videogioco
Bentornati a Giochetti, il falò intorno a cui ci riuniamo per scaldarci dalla freddezza della stampa specializzata. Immaginatevi se di auto parlassimo sempre in termini tecnici o di prestazioni, se di pittura facessimo solo lunghe discussioni su come mischiare i colori, se valutassimo le relazioni umane usando un foglio Excel che divide in entrate e uscite ogni interazione, ecco, ci siamo capiti. Per questo molto spesso su Giochetti finisco per parlare di giochi strani, invisibili, che vendono poco, e a volte ne parlo pure di traverso, senza spiegare niente se non la suggestione che lo ha portato qui sopra. Perché c’è bisogno di imprecisione, in un momento in cui ogni colpo va a segno ed è un centro perfetto. Sono stato bravo a vendere la leggerezza (aka: superficialità) come se fosse un merito? Chissà se esiste come mestiere: “venditore di virtù che non lo erano”. Mentre aggiorno il cv, voi godetevi il nuovo episodio. Al calduccio, ovviamente. Buona lettura!
Pierre Bonnard (1919) Nudo davanti al caminetto [Nu devant la cheminée] [Pittura] [Olio su tela] [77,5 x 59,5 cm] Centre Pompidou, Parigi
Prima era il falò, poi è stato il camino: il centro della nostra vita, il punto sicuro e caldo vicino al quale rifugiarci. Chissà cosa sarebbe accaduto se i delfini avessero scoperto come usare il fuoco prima di noi. Certo, loro hanno il leggero svantaggio di vivere nel mare, ma non li abbiamo mica obbligati noi a stare a mollo.
Il quadro di Bonnard (immagine sopra) mostra molto bene la grande intimità che l’essere umano ha con il camino. La nudità e le fiamme sembrano appartenere alla stessa dimensione privata. Molto diversa l’atmosfera nei quadri di Hammershøi che potete vedere qui sotto.
Vilhelm Hammershøi (1902) Soggiorno a Strandgade con la moglie dell'artista [Stue i Strandgade med kunstnerens hustru] [Pittura] [Olio su tela] [63,5 x 60 cm] SMK – Statens Museum for Kunst, Copenhagen
Vilhelm Hammershøi (1900) Interno con donna che mette rami in un vaso sul tavolo [Pittura] [Olio su tela] [63,5 x 60 cm] In prestito chissà dove
La stufa sostituisce il camino, il cuore caldo della fiamma viene nascosto nell’acciaio. Tutta la scena, dipinta più e più volte negli anni, è avvolta nel silenzio, la passione al centro della scena è nascosta, silenziosa. Nell’ultimo quadro di Hammershøi che vi mostro (immagine sotto) la donna di spalle rende ancora più intensa la prospettiva dell’autore che sembra sopprimere ogni emozione umana.
Vilhelm Hammershøi (1899) Interno [Pittura] [Olio su tela] [64.5 × 58.1 cm] The National Gallery, London
Chiudiamo con un autore più conosciuto, Van Gogh. Questo quadro diversamente allegro (immagine sottostante) è basato su una litografia realizzata in precedenza sempre da Van Gogh ed è stato realizzato dall’autore a due mesi dalla propria morte. Il tratto più leggero, più vuoto rispetto alle vigorose pennellate a cui siamo stati abituati nelle altre opere di Van Gogh, ha la capacità di far sembrare etereo il forte dolore dell’anziano seduto. Come se la sofferenza fosse salita a un piano differente e facesse parte della struttura delle cose. E il nucleo ancestrale di tutta l’immagine è ovviamente lui: il camino.
Vincent van Gogh (1890) Sulla soglia dell'eternità [Op de drempel van de eeuwigheid] [Pittura] [Olio su tela] [81,8 × 65,5 cm] Kröller-Müller Museum, Otterlo (Paesi Bassi)
Ormai credo si sia capito che il centro di questo episodio è il camino. Un oggetto strano, in declino per quanto riguarda l’uso quotidiano e forse proprio per questo ancora più carico di simbolismo. Ma se per un attimo mettiamo da parte le riflessioni storiche e concettuali, cosa rimane? Il gusto nel dare fuoco a qualcosa. Perdonate la frase da piromane, ma se esistesse un gioco basato su un camino a cosa potrebbe attaccarsi se non al fascino della fiamma? Little Inferno è esattamente questo: un camino nello schermo.
Little Inferno è ambientato in un mondo talmente freddo da costringere tutti gli abitanti a stare nelle proprie case, davanti al camino, a bruciare oggetti. Per fortuna la compagnia che ci ha fornito il camino, ci dà anche un catalogo (diventeranno sette col progredire del gioco) da cui scegliere gli oggetti da comprare. All’interno ci sono le cose più assurde: cibi, giocattoli, elettrodomestici che potremo incendiare col solo tocco del nostro cursore.
Insieme ai pacchi il postino recapiterà anche le lettere di alcuni strani personaggi, più o meno vicini a noi, e pian piano che bruciamo oggetti una trama leggera si dipanerà, sempre restando seduti davanti al camino.
Da giocare durante l’inverno (ma non ha particolari controindicazioni d’estate), Little Inferno basa tutto sul piacere puro del fuoco a cui aggiunge la sorpresa provocata da alcune particolari combinazioni tra oggetti bruciati. Individuare gli accostamenti giusti ci permetterà di scoprire i risvolti della trama, ma la verità è che la ricerca sarà solo una scusa per dar fuoco ancora a un’altra cosa.
Tomorrow Corporation (2017) [2012] Little Inferno [Videogioco] [Puzzle] [3½ ore] (Nintendo Switch) [Microsoft Windows, iOS, OS X, Linux, Android] Tomorrow Corporation
Sportello informazioni
Dopo aver letto Giochetti avete voglia di aggiungere un camino alla vostra casa? Ecco una selezione dei più costosi camini al mondo. Quello di Swarovski da 20mila euro non è male… e non è nemmeno il più costoso.
Il caminetto dà lustro a ogni casa, anche a quelle virtuali di Minecraft. Bisogna essere responsabili però. Ecco come trasformare in un disastro la presentazione della propria casa virtuale:
Titoli di coda
Mio nonno lo accendeva sempre, il camino. Quello che mentre scrivo è alle mie spalle e che ultimamente, invece, è quasi sempre spento. Sono cambiati i tempi, per il riscaldamento c’è la caldaia e non si va più in campagna a fare la legna. Adesso la si ordina e te la scaricano davanti casa, oppure la si trova in comodi sacchettini, addirittura in vendita al supermercato, già tagliata ed essiccata.
Ora che il camino è diventato uno strumento di arredo ha perso un po’ del suo fascino, il ricordo degli inverni scanditi dai ciocchi di legno è così lontano che forse tutto quel mondo lì ce lo siamo sognato. Ogni tanto, però, metto da parte alcune carte che non voglio buttare nel cassonetto perché sono appunti importanti (così importanti che sono quasi sicuro non importerebbe a nessuno leggerli). Li metto da parte perché so che arriverà il giorno in cui occuperanno troppo spazio e dovrò accendere il fuoco. Un foglio alla volta, mi scaldo il naso e penso a quanto è bello avere un camino. Al prossimo episodio, ciao!
Come sempre una newsletter meravigliosa. Grazie!
Il caminetto ❤️