Inscryption e Misery non deve morire
Paura e sorpresa sono sinonimi? #letteratura #cinema #videogioco
Bentornati a Giochetti, la baita di montagna dove gli scrittori si possono rifugiare senza timore: la neve, il camino acceso, un buon libro, magari una partita a carte. Suona rilassante, vero? E invece ecco che arriva questo episodio a sovvertire ogni vostra certezza.
Prima di iniziare vi segnalo che mi ha invitato al podcast di Insert Coin per parlare insieme a di arte e videogiochi. Ne è venuta fuori una bellissima conversazione a tre, ma io sono di parte, quindi vi conviene ascoltarla con le vostre orecchie. C’è anche un momento in cui si parla di giochi giocati e quindi di Inscryption, il titolo che trovate in questo episodio di Giochetti. Ve la lascio qui sotto.
E ora immergiamoci nella paura, nel mistero e nel raccapriccio. Buona lettura!
“Sei la mia ammiratrice numero uno.”
“Già”, fece lei e sorrise. “Proprio così.”
Misery è un libro di Stephen King senza mostri, fantasmi, esseri sovrannaturali di qualsiasi sorta, alieni, non c’è nulla insomma di tutto quel campionario che ha reso famoso lo scrittore americano. Eppure Misery viene spesso ricordato come una storia terrificante. Perché?
Immaginate di essere uno scrittore che ha appena finito si scrivere il nono libro di una saga che vi ha reso famoso e riconosciuto. Potreste bere un po’ troppo per festeggiare e lungo la strada che vi riporta alla civiltà i vostri riflessi potrebbero non essere perfettamente lucidi: finite fuori strada con l’auto. La fortuna però non vi ha abbandonato, una persona vi salva e vi porta a casa. Non solo: è un’infermiera e una vostra fan. Che botta di fortuna incredibile.

Ora però calatevi per bene nei panni di questo scrittore. Per ben nove libri ha seguito la storia di Misery e adesso si è anche un po’ rotto le scatole (tra “botta di fortuna” e “rotto le scatole”, spero apprezzerete il mio sforzo nel mantenere un certo contegno). Lo scrittore ha deciso che la saga di Misery terminerà con la sua morte. Peccato che la sua ammiratrice numero uno potrebbe non essere del tutto d’accordo.
Rob Reiner (1990) Misery non deve morire [Misery] [Opera audiovisiva] [Thriller] [107 min] Columbia Pictures
Lei posò la pagina con il titolo sulla grata della griglia. Lui cercò di accendere un fiammifero senza riuscirci, o perché mancava la strisciolina di carta vetrata o perché gli sfuggiva di mano.
Così Annie prese la scatola e accese il fiammifero e gli mise il fiammifero acceso in mano e lui lo avvicinò al margine del foglio, quindi lo lasciò cadere nel recipiente sottostante e osservò affascinato la fiammella che prima assaggiava e poi divorava la carta. Questa volta Annie aveva portato un forchettone e quando la pagina cominciò ad arricciarsi, la spinse con i rebbi attraverso le fessure della grata.
“Ci impiegheremo un'eternità”, protestò lui. “Io non posso...”
“Non temere, vedrai che faremo in fretta”, lo rassicurò lei. “Ma dovrai bruciare alcune pagine singole, Paul, per dimostrare che hai capito.”
Stephen King (1988) Misery [Letteratura] [Thriller, Horror psicologico] [400 pp. ca.] Sperling & Kupfer
Inscryption mette il giocatore in una posizione molto simile al protagonista di Misery. Senza sapere bene come ci siamo arrivati, siamo seduti a un tavolo con uno strano individuo di cui possiamo vedere solo gli occhi, dato che il suo lato della stanza è in ombra. Lui ha tanta voglia di raccontare una storia e di giocare a carte.
Nonostante sia molto gentile nello spiegare le regole del gioco, il suo modo diretto di parlare rende subito chiaro (e se non fosse completamente chiaro, lo sarà in breve tempo) che da questa partita dipende il nostro futuro. Una storia vale più di una vita? Di sicuro lo pensa la fan di Misery e il nostro avversario in Inscryption.
La stanza in cui giochiamo a carte è piccola, ma possiamo gironzolare per sgranchirci le gambe e ispezionare gli strani oggetti che ne decorano le pareti. Il nostro ospite commenterà le nostre azioni ma a volte potremo ottenere qualche piccolo vantaggio in quella che sembra una specie di escape room mortale.

Come se la situazione non fosse abbastanza strana alcun carte sembrano avercela a morte con il nostro carceriere e cercheranno di aiutarci a vincere. L’ermellino sarà il nostro più grande alleato o un altro dei nostri problemi?
Inscryption è sorprendente. La sua capacità di cambiare le carte in tavola (ah ah ah, bella questa) ogni volta che il giocatore pensa di aver capito quello che sta succedendo va ben oltre quanto possiate immaginare. Ovviamente non dirò nulla per mantenere la policy “Giochetti spoiler-free” ma se cercate un gioco in grado di lasciarvi a bocca aperta, non esiste altro titolo che Inscryption.
Daniel Mullins Games (2022) [2021] Inscryption [Videogioco] [Roguelike, Deckbuilding] [12½ ore] (Playstation 5) [Windows, Linux, macOS, PlayStation 4, Nintendo Switch, Xbox One/Series X/S] Devolver Digital
Sportello informazioni
C’è anche chi ha speso un bel po’ di tempo per ricreare tutte le quasi 200 carte di Inscryption in formato reale. Più di qualcuno, in verità. Lo ha fatto anche un ragazzo italiano (occhio spoiler) e se volete cimentarvi nella stessa impresa ha anche messo in condivisione su drive i file da stampare.
Inscryption è un gioco talmente brillante e complesso (stratificato, direbbe qualcuno) da aver dato vita a un intero filone di saggi su Youtube che ne analizzano gli aspetti più vari. Sono uno più interessante dell’altro (purtroppo tutti in inglese e con spoiler, meglio vederli dopo aver giocato). Ecco qualche link: Inscryption e la paura, Come Inscryption si prende gioco di te, Perché Inscryption è brillante e ultima, ma non per questo meno importante, un’analisi di Inscryption dal punto di vista narrativo.
Kathy Bates ha vinto un’oscar per la sua interpretazione della folle fan la cui vita è legata a doppio filo a quella di un personaggio letterario. Anche in questo caso il libro è migliore del film? Lo potete scoprire nel podcast (in inglese) dal titolo un po’ di parte: Whythebookwins (tradotto sarebbe Perchévinceillibro).
Titoli di coda
Esistono giochi confortevoli e giochi che ti spiazzano. A volte mi piace crogiolarmi in un comodo gioco Ubisoft, con quelle mappe enormi e le check-list da completare. Poi arriva una roba assurda come Inscryption e mi chiedo come possa essergli venuto in mente a Daniel Mullins di fare un gioco così. Poteva bastare il gioco di carte, che è fatto bene, eppure diventa quasi un aspetto secondario visto tutto quello che accade sullo schermo. Ogni tanto non è male trovare un’esperienza così diversa in questo mare di titoli fatti con lo stampino. Mantenete la vostra dieta di videogiochi in equilibrio: inframezzate ai giganteschi pasti delle feste piccoli capolavori dal sapore unico. Al prossimo episodio, ciao!
Posso consigliare una similitudine tra videogioco e arte?
Still wakes the Deep e "Goliath" di Dylan dog, entrambi sono ambientati su una stazione petrolifera con la stessa atmosfera tipica del film La cosa ( sì, lo so che è più semplice collegare SWDP con la cosa, ma che volete farci sono strano)
sembra un game interessante, sto Inscryption coso … :D