Citizen sleeper, "Klara e il sole" e quella scena con Rutger Hauer
C'è un tema su cui tutti gli autori di fantascienza sembrano essere d'accordo: non è facile decidere cos'è un essere umano. #letteratura #cinema #videogioco
Bentornati a Giochetti, la newsletter con il titolo scritto nello stile del Post. Non sempre, a dire la verità, ma oggi suona proprio come se fosse uscito dalle pagine del giornale che mi ha fatto fare pace con l’informazione in Italia. Il 2025 intanto muove i primi passi con l’andatura di un giovane schiacciasassi e sappiamo già che ci aspetteranno grandi cose. Forse. Di sicuro qualche evento di media grandezza. Chissà. Piccole cose, piccole ci saranno, per forza. Per questo episodio di Giochetti c’erano tanti giochi in ballo… poi ho finito Citizen Sleeper e ho capito subito che lo spazio era suo. Non vi faccio attendere oltre che siamo già all’8 gennaio, buona lettura!
– Allora lascia che ti chieda un’altra cosa. Lascia che ti chieda questo. Tu credi al cuore umano? Non intendo semplicemente l’organo, è ovvio. Parlo in senso poetico. Il cuore umano. Tu credi che esista? Qualcosa che rende ciascuno di noi unico e straordinario? E mettiamo che esista. Se è cosí, non credi che per imparare Josie davvero non dovresti studiare soltanto i suoi modi ma anche quello che sta dentro di lei profondamente? Non dovresti imparare il suo cuore?
Klara non è umana, è una A.A. e il suo è un ruolo di servizio. A.A. sta infatti per Artificial Friend (Amico Artificale) il che si traduce in mansioni molto simili a quelle che un tempo avrebbe avuto una dama di compagnia. Come per tutti gli androidi della fantascienza c’è sempre qualcuno che si stupisce della loro capacità di provare sensazioni o del loro ragionare o, ancora più difficile da sostenere, del loro modo di provare emozioni.
– A volte deve essere bello non avere sentimenti. Ti invidio.
Ci pensai, e dissi: – Io credo di avere tanti sentimenti. Piú cose osservo, e piú acquisisco accesso a nuovi sentimenti.
Scoppiò a ridere, facendomi trasalire. – In tal caso, – disse, – forse dovresti perdere un po’ la voglia di osservare –. Poi aggiunse: – Scusami. Non volevo essere scortese. Sono certa che devi avere sentimenti di tutti i tipi.
Eppure tutte le storie in cui compaiono queste macchine costruite a nostra immagine e somiglianza ci raccontano sempre le stesse due cose: che dio ci piace più interpretarlo che adorarlo e che rimaniamo comunque abbastanza scemi da costruire cose che funzionano come noi per poi stupirci che vivano le cose più o meno come noi.
Se ne andò e io rimasi sola, in attesa che il Sole ricomparisse sotto il livello del tetto e mandasse i suoi ultimi raggi dentro il fienile. A quel punto pensai non soltanto che il Sole poteva essere arrabbiato con me per il mio fallimento in città, ma anche che quella era forse la mia ultima occasione di supplicare il suo aiuto speciale […].
Anche Klara ha le sue fonti di energia e questo le crea una cultura personale in cui è facile ritrovare molti dei nostri modi di pensare. Ce la faremo questa volta a comprendere Klara prima che Klara comprenda noi e capisca che siamo al 75% fatti di acqua di imbecillità?
È piú forte di noi. La nostra generazione si trascina appresso sentimenti del passato. Una parte di noi si rifiuta di lasciarli andare. La parte che si ostina a voler credere che ci sia qualcosa di inaccessibile dentro ognuno di noi. Qualcosa di unico e non trasferibile. Ma non esiste niente di simile, e ora lo sappiamo.
Kazuo Ishiguro (2021) Klara e il Sole [Klara and the Sun] [Letteratura] [Romanzo, fantascienza distopica] Giulio Einaudi editore, Torino
Citizen Sleeper si piazza proprio in mezzo a queste grandi riflessioni sulla natura profonda dell’essere umano. Lo fa facendoci vestire i panni di uno sleeper ovvero una mente digitalizzata di un essere umano copiata su un corpo robotico costruito dalla Essen-Arp corporation. Questo strano miscuglio di mente umana, ricordi dimenticati e produttività sembra spaventare tutti: sia le persone con cui parliamo, sia noi stessi.
Il gioco ci mette in contatto con altri ibridi, mischioni, entità del tutto digitali e umani che faticano a sbarcare il lunario. In questa specie di circo delle possibilità noi dovremo gestire la nostra giornata su una stazione spaziale ormai ridotta a un catorcio e lo faremo attraverso il tiro di cinque dadi. I dadi saranno le nostre azioni: in alcuni casi, i tiri più alti, avremo grandi possibilità di successo, per i tiri più bassi, invece, va da sé che rischieremo di fallire nel compito che ci siamo scelti.
Ovviamente il tempo non è d’aiuto: sebbene Citizen Sleeper non sia quasi mai crudele, siamo pur sempre delle copie con vaghi ricordi della persona da cui deriviamo. Siamo un prodotto e come tale abbiamo una scadenza che dovremo contrastare.
Per riuscire a sopravvivere (e forse anche qualcosa di più) la nostra unica strada sarà conoscere il mondo che ci è stato dato da esplorare e interagire con i suoi abitanti. Preparatevi, se mai salirete a bordo della stazione spaziale The Eye, a leggere molto testo (in inglese). Se questo non vi spaventa, Citizen Sleeper si posiziona di diritto tra le grandi storie di fantascienza del nostro tempo.
Chi sarete voi in questo mondo? Cosa desiderate? Sarete capaci di fare compromessi o di provare affetto per qualcuno? In sostanza la domanda è sempre la stessa: le migliori qualità di un essere umano possono abitare anche esseri che fatichiamo a definire umani? A voi la risposta, anzi, a voi la ricerca di una risposta.
Jump Over the Age (2022) Citizen Sleeper [Videogioco] [Rpg] [7 ore] (Xbox Series X) [macOS, Windows, Nintendo Switch, Xbox One/Series S, PlayStation 4/5] Fellow Traveller
Ma in tutto ciò Rutger Hauer che fine ha fatto? Eccolo qui insieme a Harrison Ford in una scena tratta da Blade Runner che è stata vista e rivista talmente tante volte da non avere quasi più senso. Eppure il punto era proprio quello di cui abbiamo parlato fino ad ora. Che film Blade Runner. E anche Blade Runner 2049 è una meraviglia, checcè ne dica Ridley Scott.
Ridley Scott (1982) Blade Runner [Opera audiovisiva] [Fantascienza, noir] [124 min] Warner Bros.
Sportello informazioni
Ishiguro fa come gli pare: scrive un libro di fantascienza, uno storico, uno horror, insomma gli piace variare il genere senza farsi troppi problemi. Non a caso nel 2017 ha vinto il premio Nobel per la letteratura con la seguente motivazione: “in romanzi di grande forza emotiva, ha scoperto l'abisso sotto il nostro illusorio senso di connessione con il mondo”.
Poco prima di morire Philip K. Dick vide alcune immagini di Blade Runner e scrisse una lettera (testo in inglese) in cui sembrava davvero convinto del successo che avrebbe avuto il film: “L'impatto di Blade Runner sarà semplicemente travolgente”.
Citizen Sleeper ha fatto del suo tipico colore rosa (o qualunque altro nome abbia quel colore lì) un tratto distintivo. Per il seguito, in uscita a breve, il colore è diventato un altrettanto d’impatto giallo:
Titoli di coda
Facciamo sempre uno scatto d’orgoglio, d’altra parte perché non dovremmo? Difendere i propri interessi è la base della sopravvivenza e noi per millenni non abbiamo avuto tempo per fare altro che sopravvivere. Oggi invece abbiamo qualche minuto di tempo libero al giorno e sembra sempre più difficile difendere la separazione netta tra gli umani e ogni altro essere senziente. La superiorità è qualcosa che ci regaliamo da soli, ma su cosa si dovrebbe basare questa superiorità? Cominciano a emergere i primi dubbi, vediamo le prime crepe. Forti siamo forti, questo è indubbio. Ci siamo uniti e possiamo uccidere bene o male qualunque cosa esista sulla Terra, anche noi stessi. Non possiamo ancora far esplodere il pianeta, ma se tutto va bene prima o poi arriveremo anche a quel livello. Siamo quindi più intelligenti? Più collaborativi? Il punto è proprio questo: siamo “più”, il che significa che non siamo soli sulla scala dell’intelligenza o della collaborazione. Abbiamo l’esclusiva dell’anima? Lascio alle religioni questa soluzione. A me sembra che ogni cosa si formi partendo dalla stessa creta, poi vedete voi. Al prossimo episodio, ciao!
Sembrerebbe un ruby red :P
https://htmlcolorcodes.com/colors/ruby-red/
Questa puntata è un regalo grandissimo, Stefano: il cinema di fantascienza è una delle cose più splendenti che l'umanità abbia creato.
Poi "Blade Runner", che te lo dico a fare: capolavoro; e con "Blade Runner 2049" che cosa grande che è riuscito a fare Denis Villeneuve - mi era così piaciuto che qualche anno fa ci avevo scritto una cosa su Medium 👉 https://medium.com/il-mentitore/blade-runner-2049-%C3%A8-il-cinema-f63fce87a56e.
"Klara e il sole" ce l'ho segnato da tempo come lettura, forse è venuto il suo momento.