BioShock, Il Mondo Nuovo e un pizzico di Radiohead
#letteratura #utopia #distopia #musica #videogioco
Bentornati a Giochetti, l’ostello per artisti più economico che ci sia. Di quelli che quando ci dormi e hai appena finito le superiori ti senti un signore, ci torni dieci anni dopo e pensi “mai più”. Ogni riferimento a ostelli reali è puramente casuale. E se invece stavolta cercassimo un posto dove dormire di quelli avveniristici? Con i comfort necessari a creare una bella utopia? L’idea è intrigante, ma i risultati, lo vedremo tra poco, quasi mai rispettano le promesse. Buona lettura!
Gallerie calde si alternavano con gallerie fresche. La frescura era indissolubilmente unita al disagio, sotto forma di Raggi X non attenuati. Quando giungeva il momento del travasamento, gli embrioni avevano un vero orrore per il freddo. Erano predestinati a emigrare ai tropici, a essere minatori e filatori di seta all’acetato e operai metallurgici. Più tardi si sarebbe fatto in modo che la loro mente confermasse il giudizio del loro corpo. «Noi li mettiamo nella condizione di star bene al caldo;» concluse Foster «i nostri colleghi di sopra insegneranno loro ad amarlo.»
«E questo,» aggiunse il Direttore sentenziosamente «questo è il segreto della felicità e della virtù: amare ciò che si deve amare. Ogni condizionamento mira a ciò: fare in modo che la gente ami la sua inevitabile destinazione sociale.»
Nel Mondo Nuovo di Aldous Huxley esistono diversi tipi di persone, tutte condizionate fin dalla fase embrionale e cresciute in modo che adempiano a uno scopo preciso all’interno della società.
«Sono contenta di non essere una Epsilon» disse Lenina con convinzione.
«E se tu fossi una Epsilon» rispose Henry «il tuo condizionamento ti avrebbe resa ugualmente contenta di non essere una Beta o un’Alfa.»
Il Mondo Nuovo di Aldous Huxley rivela una verità difficile da accettare: non si può essere tutti felici. E una società in grado di ottenere questo risultato è una società che imbroglia i propri cittadini, li rende felici ma privi di volontà propria. Come recitavano i Radiohead: Calm / Fitter, healthier and more productive / A pig / In a cage / On antibiotics (Calmo / Più in forma, più sano e più produttivo / Un maiale / In una gabbia / Sotto antibiotici).
Il cittadino del mondo nuovo poteva congedarsi dall’umor nero o dalle seccature familiari della vita quotidiana senza sacrificare la propria salute, senza ridurre permanentemente la propria efficienza.
Nel mondo nuovo l’uso del soma non era un vizio personale; era un’istituzione politica; era l’essenza stessa della Vita, della Libertà e del perseguimento della felicità, garantiti dalla Carta dei Diritti. Ma questo preziosissimo fra i privilegi inalienabili dei soggetti era al tempo stesso una delle armi più potenti dell’arsenale del dittatore. Il drogarsi sistematico degli individui per il bene dello Stato (e anche, naturalmente, per il piacere dei singoli) era una piattaforma fondamentale della politica dei Governatori mondiali.
L’utopia tanto desiderata e auspicata è in realtà una prigione. Il paradosso assomiglia nella forma alle offerte-truffa che ci arrivano tutti i giorni sui social: se un’offerta sembra troppo bella per essere vera probabilmente non è vera.
I più importanti Progetti Manhattan del futuro saranno ampie ricerche sponsorizzate dal governo su ciò che i politici e gli scienziati a loro affiancati chiameranno “il problema della felicità”: in altre parole, il problema di far amare alle persone la propria schiavitù.
Aldous Huxley (2015) [1932] IL MONDO NUOVO (Edizione illustrata) [Brave New World] [Letteratura] [Utopia/Distopia] Arnoldo Mondadori Editore S.p.A., Milano
I videogiochi amano iniziare con qualche disastro, BioShock non fa eccezione. Nei primi secondi passiamo da un viaggio in aereo (con in mano un regalo ancora incartato dei nostri genitori), a precipitare nel mezzo dell’Atlantico.
Mentre nuotiamo il più lontano possibile dalle fiamme ci accorgiamo di uno strano edificio che svetta sull’acqua. L’aereo sta affondando e non abbiamo altre scelte se non entrare. È così che scopriamo Rapture: una città costruita sotto il mare da un visionario in vena di utopie. E come abbiamo visto le utopie hanno la brutta abitudine di rivoltarsi contro gli stessi esseri umani che le creano.
Per raccontare BioShock senza fare spoiler non andremo molto più in là con la trama. Sappiate che Rapture è completamente in rovina ed è accaduto l’irreparabile dopo il capodanno del 1959 (come si può intuire dalla foto qui sotto). Proprio l’anno precedente a quello dell’incidente aereo che ci ha portato a scoprire la città.
Gli abitanti di Rapture si sono sottoposti a miglioramenti genetici che hanno conferito alla popolazione poteri straordinari, ma allo stesso tempo ha trasformato tutti nei figuranti di una casa dell’orrore. Non solo, presto faremo la conoscenza di alcuni personaggi che si muovono in coppia e intorno ai quali gira molto del fascino e del dilemma morale del gioco: le Sorelline e i Big Daddy.
Ogni volta che sconfiggeremo il Big Daddy che protegge una Sorellina dovremo fare la nostra scelta: ucciderla o salvarla? Abbracciare il lato mostruoso o cercare di difendere quello che resta dell’umanità?
Muoversi all’interno di Rapture, osservare le profondità dell’oceano dai vetri delle finestre, è un’esperienza spaventosa non solo per via degli angoli bui e dei jump-scare sparsi qua e là, ma perché ogni angolo della città rappresenta la corruzione delle aspirazioni umane. Proprio come nel Mondo Nuovo, un’utopia portata ai suoi estremi diventa, in un istante, una distopia.
Blind Squirrel Games [Irrational Games] (2016) [2007] BioShock (Remastered) [Videogioco] [First-person shooter, Action-RPG, Survival horror] [12 h.] (Playstation 5) [Xbox 360/One/Series X/S, PlayStation 3/4, Windows, macOS, Nintendo Switch] 2K Games
Sportello informazioni
Aldous Huxley era un grande sostenitore della ricerca interiore attraverso gli psichedelici, una parte della sua vita di cui parla in un saggio dal titolo Le porte della percezione (The Doors of Perception, in inglese). I Doors di Jim Morrison presero da quel saggio il nome del gruppo.
Citare i Radiohead e non ascoltare i Radiohead? Qui trovate Fitter Happier, la traccia musicale che assomiglia più a una poesia e meno a una traccia musicale di tutto Ok Computer.
Se vi incuriosisce la storia dietro lo sviluppo di BioShock, appassionante quanto quella del gioco stesso, vi segnalo il podcast Storie di videogame del bravissimo Andrea Porta. Il podcast racconta i retroscena di molti giochi, quindi dateci un’occhiata anche se non vi interessa BioShock, potreste scoprire bizzarre curiosità sui vostri titoli preferiti.
Ho smesso di videogiocare proprio nel 2007 o giù di lì. Spesso sogno di avere il tempo per tornare a coltivare questa passione, e "Bioshock" è proprio uno di quei titoli che correrei a recuperare!
Uno dei più bei videogiochi che abbia mai giocato, con una storia che avrebbe potuto essere una perfetta sceneggiatura per un film o per una serie. Uscisse adesso, sbaraglierebbe qualsiasi Last of us.