Luigi, Richard Matheson e i Ghostbusters
Per affrontare Halloween a volte un lenzuolo basta e avanza #fantasmi #letteratura #cinema #halloween #videogioco
Bentornati a Giochetti, la newsletter che passa attraverso le pareti. Come fa? Semplice: basta mettersi molto vicini al muro che si vuole attraversare e cominciare a leggere ad alta voce il testo che scorre in questo momento sotto i vostri occhi. Chiedete a un vostro amico di mettersi dall’altro lato del muro e di verificare il passaggio. Funziona meglio se lui appoggia l’orecchio alla parete e se voi avete un tono di voce particolarmente forte. Incredibile vero? Com’è incredibile che oggi sia il 30 ottobre e che domani sia il giorno in cui i bambini vanno in giro a chiedere il cibo più amato dai dentisti. Halloween è in arrivo e qui ci occupiamo di uno dei protagonisti di questa strana tradizione: il fantasma. Buona lettura!
Tutti si sono imbattuti in un fantasma. Forse perché ne esistono di ogni tipo, forse perché sono sfuggenti, forse perché se non sai cos’è allora è un fantasma. Anche a me è capitato e io sono notoriamente uno scettico. Ecco le prove.
Spero che apprezzerete un po’ di sano approccio scientifico, lo stesso che spinge i protagonisti del romanzo di Richard Matheson, La casa d’inferno, a realizzare la terza spedizione (le prime due hanno avuto qualche piccolo problema) in una casa infestata.
Lionel dormiva. Ella sedette sulla sponda del suo letto e lo guardò, ascoltò il suo pesante respiro. Povero caro, pensò. C'era stato tanto da fare. Alle dieci, lui era esausto e lei l’aveva persuaso ad andare a letto.
Si coricò su un fianco e seguitò a guardarlo. Non l’aveva mai visto tanto in pensiero. Le aveva fatto promettere di non allontanarsi mai da lui, una volta entrati nella casa di Belasco. Era brutta a tal punto? Lei era stata già in case infestate, tante volte, con Lionel, e non aveva mai avuto paura. E lui si era sempre mostrato calmo, perfettamente padrone di sé: era impossibile provar paura, accanto a lui.[…]
Barrett le diede un bacio sulla guancia, poi si alzò e si diresse verso il proprio letto. «Vuoi che lasci la candela accesa?» domandò.
«Se non ti spiace.»
«Va bene, lasceremo il lume acceso. Non può recare nessun danno.»
Si coricò. Edith fissava i cassettoni del soffitto, in cui era ripetuto un motivo di conchiglie. «Lionel...» disse.
«Sì?»
«Sei sicuro che i fantasmi non esistono?»
Barrett ridacchiò. «Neanche uno.»[…]
Balzò su a sedere e volse gli occhi intorno, atterrita. Di nuovo qualcuno mi sta osservando, pensò. Si sentì raggricciare la pelle sotto la nuca. Qualcuno mi sta guardando, e sa che cosa io provo.
Si alzò, andò accanto a Lionel e lo guardò. No, non doveva svegliarlo: aveva bisogno di riposare. Allora andò a prendere la sedia ch'era presso il tavolino ottagonale e la portò accanto al letto di Lionel. Vi si sedette e, pian piano, per non svegliarlo, posò una mano sopra il suo braccio. No, nessuno poteva vederla. Non c’era nessuno. I fantasmi non esistono. Lo aveva detto Lionel. Lionel se n’intendeva. Ella chiuse gli occhi. I fantasmi non esistono, ripeté a se stessa. Nessuno mi sta fissando. Non esistono gli spiriti e roba del genere. Dio del cielo, i fantasmi non esistono.
Richard Matheson (2008) [1971] La casa d'inferno [Hell House] [Letteratura] [Romanzo horror] [384 pp.] Fanucci editore
I fantasmi hanno tante qualità diverse: a volte portatori di terrore e di drammi irrisolti, in altri casi portatori di lenzuolo o di simpatia. L’esponente più famoso della categoria “fantasmi buffi” è Slimer che descriverei come una massa di muco gelatinoso volante a forma di pera.
Slimer è irraggiungibile, è proprio di un’altra categoria. Lo sa bene Casper che adesso lavora da un benzinaio come panno per asciugare i vetri delle auto. Anche il film Ghostbusters è una meraviglia. Di sicuro lo penso perché è uno dei film della mia infanzia, però credo anche che sia tra le migliori “commedie soprannaturali” esistenti. Questo giudizio è simile a vostro zio che quando viene a trovarvi dice: sei il mio nipote preferito. E voi siete l’unico nipote.
Ghostbusters è anche il film che per un discreto periodo di tempo mi ha impedito di avvicinarmi con serenità ai frigoriferi (ha il merito però di avermi fatto conoscere Sigourney Weaver, quindi siamo pari).
All’epoca aveva degli effetti speciali incredibili: zaini protonici che emettono raggi (occhio a incrociarli), fantasmi semitrasparenti e mostri alti come palazzi. Oggi ha questo stile un po’ vintage, da mercatino degli oggetti usati. Se non l’avete mai visto probabilmente venite da Marte, detto che non so com’è invecchiato e non lo voglio sapere, una sbirciata gliela darei.
Ivan Reitman (1984) Ghostbusters - Acchiappafantasmi [Ghostbusters] [Opera audiovisiva] [Azione, commedia, fantastico] [105 min.] Columbia Pictures, Delphi Films, Black Rhino Productions
Luigi è il fratello scemo di Mario. Non so se qualcuno ha mai avuto il coraggio di definirlo così, ma andava fatto. Come tutti i non-protagonisti è più simpatico, meno sul pezzo, più rilassato. Gli si vuole bene, insomma. La sua prima avventura con i fantasmi risale ai tempi del Gamecube in quello che all’epoca era uno dei miei giochi preferiti. Oggi potete giocare a Luigi’s Mansion 3 su Switch che ha migliorato tutto il migliorabile.
Come in tutte le storie horror che si rispettino, la vacanza degli idraulici più famosi del mondo inizia nel migliore dei modi. Stanze bellissime, palloncini, regali, tutto quello che serve per addormentarsi felici… e risvegliarsi con Re Boo che vuole imprigionarci in un quadro.
Proprio come i personaggi di Matheson, Luigi ha dalla sua la scienza: il Professor Strambic ha iniziato le sue ricerche sui fantasmi fin dal primo capitolo e anche in questo episodio fornirà a Luigi uno zaino protonico un’aspirapolvere risucchia ectoplasmi equipaggiato con lampade in grado di immobilizzare o rendere visibili i fantasmi.
Le ambientazioni sono bellissime, il gioco si può fare in coppia (anche se per la modalità storia in co-op dovete prima fare un’oretta in solitaria) e non esiste gioco più fedele allo spirito dei Ghostbusters di questo. L’unica cosa che non mi piace è che sono usciti solo tre capitoli.
Next Level Games (2019) Luigi's Mansion 3 [ルイージマンション, Ruīji Manshon Surī] [Videogioco] [Action-adventure] [13 ore] (Nintendo Switch) Nintendo
Sportello informazioni
Se volete saperne di più su Luigi ci sono due episodi di Gong, il podcast di RoundTwo, sponsorizzati nientemeno che da Nintendo stessa. Il primo racconta la storia di Luigi e il secondo ripercorre invece i vari capitoli di Luigi’s Mansion.
Voi non lo sapete ma prima di scrivere “su Switch” ero stato un po’ a pensare, indeciso tra “sulla Switch” e “sullo Switch”. Insomma, Nintendo Switch è maschio o femmina? Poi mi sono ricordato che esiste Le parole dei videogiochi di Mattia Ravanelli.
Il primo gioco dedicato ai Ghostbusters è uscito nel 1984 in concomitanza con il film. Era un gioco stupendo realizzato da David Crane (quello di Pitfall!, per i nostalgici) e pubblicato da Activision. Aveva la customizzazione dell’auto dei Ghostbusters, la città con Stay Puft Marshmallow Man (si chiama così, a quanto pare), le trappole per i fantasmi e l’incrocio dei raggi. C’era tutto. Il video mostra la versione che ho giocato io: quella per ZX Spectrum. C’era anche il karaoke con la canzone ufficiale nella schermata del titolo. Cosa aveva infilato in quei 48k di memoria. Pazzesco.
Titoli di coda
Da piccoli si ha paura di cose misteriose, da grandi di cose che si conoscono bene. Volevo esplorare un po’ questo ragionamento, ma visto che è l’episodio di Halloween e lo spirito è allegro nonostante l’horror, ho deciso che è meglio lasciarvi con questo pensiero lapidario. Lapidario, capito? La-pi-da-rio. Perché non ridete? Così però non vi divertite ad Halloween, io ve lo dico. Al prossimo episodio, ciao!
Per te era il mostro nel frigo di Ghostbusters. Per me il mostro del wc di Sentì Chi Parla.
Ghostbusters non è e non sará mai vintage. moderno tutta la vita